23.6.07

Il Replay

Stasera si compie di nuovo l'amato rito.
E' evidente che non tutto sarà identico, ma alcune cose sì.
Innanzitutto,la cura della preparazione, la balistica di Lush per l'occasione,tenuta lì da Natale, quella a forma di angioletto.
Angioletto,angioletto, esaudisci il mio desiderio.
Le candele e tutta la calma di una casa silenziosa, enorme e personale. La bellezza dell'autogestione,quella che un giorno non troppo lontano potrò vivere in un luogo non troppo lontano,nemmeno logisticamente.
E' strano che la persona a cui pensavo due anni fa sia così incredibilmente legata a quella a cui,inevitabilmente, penserò stasera.
Cambia una lettera e cambia tutto,una serie di sfumature bellissime e determinanti, quelle che rendono due persone amiche ma non identiche.
E stavolta infatti ho in testa cose diverse da quelle di una volta.
Quella volta leccandomi le labbra sentivo ancora il retrogusto di sigaretta dei baci che furono, questa volta posso solo chiudere gli occhi e sognare come possono essere i baci del caro Mr.G (come ormai ribattezzato dalla Gà,e sì,come il Mago Galbusera. nome ovviamente fittizio, non sto nemmeno a dirvelo).
Da quegli stralci di conversazione,che conservo e ricordo in attesa dei prossimi, so che ha un animo romantico. Più romantico di una sveltina nel cesso di una discoteca, di sicuro.
Anche perchè mai e poi mai riuscirei a immaginarmelo in una discoteca,ma questo è un altro paio di maniche.
La sera prima di dormire compilo l'elenco delle cose che mi piacerebbe fare con lui,e la mattina quando guardo la chiattona inutile che mi sorride dallo specchio,ovviamente, mi demoralizzo.
Vivo in un dondolio di ottimismo ingiustificato e pessimismo cronico e realista, faccio figure del cavolo, dimentico i nomi, ma sto guarendo.
Sto tornando normale, con la testolina sulle spalle e nei libri di latino, sto riprendendo contatto con la realtà man mano che,per forza di cose, lo perdo con lui.
Certi amori non finiscono,fanno dei giri immensi,e poi ritornano.
Basti pensare allo stereotipo, a cosa mi ha fatto penare, al tempo passato in placida attesa e al finale a sorpresa,l'unico che la mia mente paranoica non avesse previsto.Guardate i mesi che passano dal primo link al secondo,e capirete perchè mi sto mettendo il cuore in pace.
Perchè il mondo ha dei ritmi tutti suoi, ma io non posso fare a meno di pensare al ragazzo con gli occhiali verdi, di Calviniana memoria (parlo di Italo,ovviamente), che nella mia testa aveva le sue sembianze.
Non sarò mai la svizzera bionda che sciando gli indica la strada,anche se andare a sciare con lui sarebbe una cosa carina. Come fare un interrail sotto la neve,noi due e un enorme zaino da alpinisti.
Ok, la smetto.
Vado a farmi il bagnetto,a fare gli scongiuri, a indugiare su di lui e finalmente,dopo tanto tempo,su di me.
Che ne ho proprio bisogno.

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