E' proprio quando pensi di aver toccato con mano quanto è il potere della mente sul corpo, e come questa riesce comodamente a deviarlo nei sentieri peggiori (presumo, in teoria, anche nei migliori) che ti accorgi, chiaccherando, di come tutti abbiano qualcosa dentro di sè.
Di strano, di oscuro, di ridicolo, di illogico, di debole, di eccentrico, di irragionevole, di tracendentale, di superstizioso, di ossessivo, di diverso, di incompleto.
...allora forse nonostante con mano senta il dolore che la condizione del disequilibrio porta con sè...
...forse, non è una situazione così rara.
Forse è una situazione comune.
E come si dice, mal comune, mezzo gaudio.
O perlomeno, mezzo senso di appartenenza al genere umano, e fallibile, in più.
3 commenti:
Ti è mai capitato di trovarti in quei momenti in cui nemmeno questa constatazione ti tirava su il morale?
assolutamente sì.
già oggi, per esempio, non mi conforta più..
sante parole che uso spesso: da vicino nessuno è normale e accorgersi che questo ci accomuna ad altri non ci fa sentire poi così "strani"
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