22.11.08

Crescere, parte prima.

  • Sì, lo faccio ancora. Ma adesso lo faccio per me. E per nessun altro. Nessun rito magico, nessun pensiero che corre... quelli corrono tranquillamente il mattino, il pomeriggio, la sera. Nel mio bagno, ci sono soltanto io. Adesso i fantasmi aspettano fuori.
  • Quando mi sono accorta che il ragazzo che avevo davanti, e i suoi grandi occhi verdi e le manone di chi sfiora il metro e novantacinque era di una DECADE dopo la mia, mi sono sentita mancare. Millenovecentonovanta, novanta, capito?e sessualmente appetibile. brividi.
  • Quando nello stesso giorno senti di un funerale e di un matrimonio, come se fossero cose assolutamente normali (ma dieci anni fa non moriva nessuno...e non si sposava nessuno...e stavamo tutti così bene, innamorati di nessuno, o di un poster..)
  • Quando impari a fare il bucato e arrivi in università in ritardo, con le dita ruvide dal detersivo e dallo strizzare i panni prima di metterli a stendere, capisci che qualcosa è cambiato. Irrimediabilmente.

3 commenti:

Amaracchia ha detto...

e il bello è che non si torna più indietro, mai mai più.
Sn scioccata dalla storia del giovincello o_O

Anonimo ha detto...

figurati quando lo dovrai stirare il bucato ... (attenta alle ruvide dita ...)

Baol ha detto...

Ho le dita con le piaghe da sapone per piatti ed i piedi gonfi dallo stiraggio delle camicie...machicazz lo avrebbe mai detto...le mie decadi poi sono tre...c'è gente maggiorenne nata quando andavo a scuola...bah...meno male che non ho (ancora) i capelli biachi :S