25.8.07

Caro Ernesto

«Siate sempre capaci di sentire nel più profondo qualunque ingiustizia commessa contro chiunque in qualunque parte del mondo.» (Ernesto Che Guevara)

Scusa, caro, se ti parlo e ti dico che forse c’è qualcosa che non va nel tuo aforisma.

Te lo dico perché oggi mi sento particolarmente capace di recepire ingiustizie,e mi è bastato sentire le parole di una amica che non ho mai visto in faccia (e non fate quelle facce, voi blogger, che spesso e volentieri vi affezionate alle parole altrettanto) per sentirmi morire, per sentirmi piccola e stupida davanti a un fratello che forse si droga, ma che non parla, e che fa debiti, davanti alla scelta tra l’aiutarlo sentendosi continuamente umiliare e il decidere di fare quello che si vuole con il rischio che “la prenda male e faccia una pazzia”.

E io cosa posso fare, e perché non sono capace di mettere un filtro tra me e gli altri, né quando si tratta di sofferenza né quando si tratta di idolatria, perché sono così dannatamente stupida, ma soprattutto, perché tu pubblicizzi questa estrema forma di masochismo come un atto eroico?

I veri vincitori al mondo sono i freddi.

Quelli che vedono le cose come stanno e agiscono di conseguenza.

Un lavoro pulito e impersonale, un lavoro che ti risparmia un sacco di sofferenza inutile e che ti va salire in vetta veloce veloce, che non sporca mani e coscienze e che lascia tutti sbalorditi dalla tua razionalità e da quel modo pragmatico di risolvere qualunque cosa.

Potevi evitartela,quella stronzata sulle ingiustizie nel mondo, Ernesto.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Io dico che chi è così freddo e calcolatore non saprà mai amare veramente, nè affezionarsi, nè lasciarsi andare...Insomma, che vita di merda!
Certo, chi è sensibile rischia più di soffrire, così come di esser felice, pero'.
Chi riesce a non provar nulla è già tecnicamente morto.

Velenero ha detto...

Ecco, volevo scrivere qualcosa ma vedo che ci ha già pensato LaStudentessa... quindi la quoto...

Unknown ha detto...

Se per vincitore intendi avere una bella casa, una bella macchina ed essere morto da vent'anni anche se ti batte la pompa che fa circolare il sangue allora hai ragione...
essere vivi però significa ben altro ! :-)

grig-io il blogorroico ha detto...

il problema dei sentimenti è che, viverne senza è disumano, ma dopo una grande scottatura, non si vorrebbe più provarne e/o non si sa più come e per chi provarne.

tartablu ha detto...

tornate a casa nani,
levatevi davanti,
per la mia rabbia enorme
mi servono giganti.

Cyrano/F. Guccini

Chi ha commentato prima di me, ha detto tutte le cose che c'erano da dire in merito. Ma siccome so come stai. Andiamo a prederci una birra, a berla in silenzio, che la vita nn e' facile per nessuno, ma e' meglio cammiarla insieme.

Anonimo ha detto...

io di vittorie così non so che farmene.

zefirina ha detto...

la regina delle nevi non mi si confà, io preferisco ustionarmi che tanto prima o poi si guarisce, a te sembra che i cosidetti freddi stiano messi bene ma non è così, non patisco il caldo ma soffro il freddo!!!!

Anonimo ha detto...

Ohi ragazzi, ma da quando in qua "quelli che vedono le cose come stanno e agiscono di conseguenza" sono degli automi robotici con le vene congelate, incapaci di provare sentimenti?
Non è concepibile per voi qualcuno che pur provando sentimenti e sensazioni come tutti gli altri provi e sia capace di mantenere il sangue freddo quando ce n'è bisogno?
Quelli veramente "freddi" rimangono indifferenti, non si curano di adoperarsi per alleviare il dolore altrui.