16.1.07

Potevo rimanere offesa

Oggi era il compleanno della mia Carissima Amica.
Siamo andate a strafogarci al ristorante cinese,e lei era già un po' triste perchè avremmo dovuto studiare,e il giorno del suo compleanno lei non è abituata a studiare.
Pazienza,le dico. Meglio una studiata serena con persone a cui vuoi bene piuttosto che chissà quale peggiore compleanno.
Appunto.

Entriamo in macchina,quella del suo moroso poco davanti alla mia,lei seduta al mio fianco con in mano i regalozzi che le ho fatto.
Guidavamo piano,proprio come nella canzone di Concato,e amabilmente parlavamo del cranio di Silvio Muccino,in un discorso futile e leggero,perchè di tanto in tanto capita pure di parlar di cazzate.
Stavo giusto dicendo che le capacità attoriali di Muccino erano al livello del magma terrestre, e frenando davanti a un semaforo rosso quanto il fuoco (e quanto il regalo di compleanno per la mia amica,che per l'appunto era una copertina rossa molto tenerosa),quando il signore dietro di me,semplicemente,non lo ha fatto.
La botta l'ho sentita, per fortuna non troppo perchè ha colpito di più dal lato passeggeri. Mi sono fermata,e la prima cosa che ho pensato è stata "Grazie Signore Grazie,perchè di fianco a me hai messo una laureata in giurisprudenza".
Poi non ho pensato più nulla.


Dalla macchin(on)a dietro è uscito un tipo che è il classico bauscia di Milano.
Il Ranzani,praticamente.
Di buono c'è che subito dice che è colpa sua,che è stato un incosciente,che ora è nella merda fino al collo,che pagherà i danni.
Carissima Amica già digrignava i denti come un pittbull,io ero completamente rimbambita e annuivo al Ranzani che comunque era gentile,insomma, non era proprio del tutto uno stronzo e il Moroso della Carissima Amica ci raggiunge, correndo,pronto a dare man forte alle fanciulle disperate.
Si dà ora il caso che la botta sia stata fatta dietro al posto di lavoro di mio padre,e si dà anche il caso che la macchina sia di mio padre (legalmente,money,tutto insomma).
La cosa più sensata è stata chiamare lui e lasciare che gestisse la cosa come più preferisse (i soldi sono i suoi,in fondo).


Siamo finiti tutti e 4 dal carrozziere,mal di testa cane lei, mal di schiena (un poco) io, spavento il moroso di lei e enorme spavento per papi.
Il carrozziere ci accoglie con un enorme raffigurazione del faccione di Prodi,con sopra scritto "Coglione,mo' paghi".
Andiamo benissimo,proprio.

Lasciamo macchina e padre,e procediamo noi tre sul veicolo sano,esorcizzando un po' la paura.
Finchè a un posto di bloccano non ci fermano.

Un posto di blocco?
Sì,pure il posto di blocco.
Evviva.

Palettina rossa,macchinina blu
Patente,libretto,la prego scenda giù.
E' un controllo?Ah,bello,controllami sto bollo..

Esattamente come la canzone (vecchia delle mie medie) degli articolo 31.
Mi fanno il cazziatone perchè,dietro,non avevo la cintura,e ci lasciano andare.

Arriviamo alla biblioteca e decidiamo di mollare i libri per buttarci sulla macchinetta del caffè, thè caldo con nimesulide, il colpo di grazia ai doloretti muscolari e allo shock.
Finalmente ricomincio a riprendermi dal coma vigile nel quale senza nemmeno saperlo ero caduta.
Tanto che,fino a quel momento,non ero mai riuscita a far pipì.
E non perchè non mi scappasse,ma evidentemente il mio corpo ha dei particolarmi meccanismi anti-panico che hanno inibito le funzioni di purificazione.
Guardo la Carissima Amica e mi vien da ridere: "Ci manca solo che ci si rovesci il thè e siamo a posto".
Il thè non si rovescia,ma lei ancora accusa un mal di testa allucinante.
Il suo moroso le prende un altro thè, poi si scusa e si fionda in bagno.
Mentre lei è lì con il thè le suona il telefono,probabilmente auguri,fatto sta che per prendere il telefono si versa sui pantaloni il thè.
Bollente.
Io scoppio a ridere,ormai davvero non riuscivo più a preoccuparmi di nulla,mi veniva solo da ridere.
Lei un po' meno.
Comunque siamo riusciti a tornare a casa sani e salvi.

Forse non è stato il migliore compleanno della sua vita,ma io ho pensato,onestamente,che la vita ce l'ho ancora,che la botta era forte e che ha spaccato la lamiera in più punti,che può esserci di peggio e che essere qui a raccontarvelo è già di per sè un buon motivo per stare allegri.
Tutto è bene quel che finisce bene,oh,potevo rimanere offesa.

8 commenti:

Cilions ha detto...

Beh, a parte la citazione... menomale;)

rainbowsparks ha detto...

se alludi alla triste canzone degli Articolo 31, devi perdonarmi,a 13 anni,abitando vicino a dove sono nati, non ho potuto fare a meno di beccarmi l'onda di popolarità che mi è restata addosso...

Anonimo ha detto...

grazie del passaggio.

e meno male che tutto è andato bene!

zefirina ha detto...

ripeto.. poteva andare peggio poteva piovere, o già pioveva??? a parte gli scherzi meno male che vi è rimasto solo il mal di testa, non ci sono solo certe notti ma anche certi giorni!!!!
p.s. ma l'hai visto neri marcorè dalla dandini che imitava il liga, mi sono ammazzata dalle risate

Anonimo ha detto...

Povera piccola Rainuccia...

Ma quant'è che non ci facciamo due chiacchiere in privato io e te?

assunta altieri ha detto...

E' incredibile quanto il peggio riesca a non trovare un limite. Ma è altrettanto incredibile constatare quanto sia bello poter ironizzare su un incidente.
La macchina s'aggiusta!

ciao

Anonimo ha detto...

pooovera lauretta!
meno male che non ti sei fatta niente.
e meno male che sei capace di riderci su!
un bacione

- ha detto...

tutto è bene quel che finisce bene..