Gent.ma professoressa,
Nel suo stesso testo, nel 5 capitolo nel quale si sofferma sulla figura del Parini e sul suo rapporto con la lingua italiana, in riferimento alle lezioni che Parini ha tenuto in quanto tenutario della Cattedra di Eloquenza a Milano lei cita la volontà dell'autore di usare "frequenti schematizzazioni" e "metafore che stimolano l'attività immaginativa e conoscitiva secondo la paideia sensista".
Ora io mi chiedo, cara la mia docente, con un esempio tanto illuminato di chiarezza di stampo illuminista e di estro stilistico che non solo rende le immagini più vivide nella memoria degli studenti,ma rende anche piacevole la lettura...lei come diavolo è riuscita a scrivere un mattone,un libro illeggibile, insufficientemente diviso in paragrafi, dallo stampo discorsivo e dalla impaginazione poco chiara, senza un diavolo di ordine logico degli argomenti e con un modo di esporre fatti magari anche interessanti tale da togliere pazienza e voglia di imparare anche a un erudito?
Mi rendo conto che dalla conoscenza che ho avuto di lei non esce il ritratto di una donna vivace e interessata alla comunicazione, ma porca puttana, lei insegna in una cattedra della facoltà di lettere.
Non di chimica inorganica.
Secondo me qualche piccola revisione,prima di costringerci a fare i conti con una cosa illeggibile,poteva farsela.
2 commenti:
Voto: 8+
;)
è bellissimo sto post!!
anche se da come dicevi, ho avuto l'impressione che la docente avesse un'approccio alla letteratura da chimica non-più-organica, più che chimica inorganica propriamente detta.
Vabbè, sottigliezze..
hihihihi
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