20.11.05

Se non fosse stato questo,sarebbe stato qualcos'altro

Ho appena finito di vedere Elizabethtown.
No, dai, non è stato per Orlando Bloom, e nemmeno per la grandiosa Susan Sarandon, oppure sì,probabilmente per tutti e due.
Macchissenefrega.

Questo film parla di un lutto.
E ti mette addosso una voglia di vivere,e di ridere,come pochi altri.
Io non ho il coraggio di Claire, non so prendere la vita in mano e ridere sempre, perchè non sono così forte.
Per paradosso, ero molto più simile al bel Drew, così intento a tenere insieme i pezzi della sua vita tra un grande insuccesso e la morte del padre.

Molte cose,nel film, sono molto realistiche, anche se sembrano surreali.
E' assolutamente realistico trovarsi al telefono con una persona per sbaglio,e scoprire che è stato uno dei migliori sbagli della tua vita,e parlare per ore.
E' assolutamente realistico perdersi in un dolore e scoprire, quasi letteralmente,che una risata ci seppellirà.

Prenditi cinque minuti per gustarti fino in fondo la sofferenza. Sentila, lasciati avvolgere, amala. Poi abbandonala.

La vita è terribilmente preziosa e vorrei davvero riuscire a prenderla con più leggerezza.
Perchè fallisce solo chi punta in alto,e forse è ora che esca a far domandare alla gente che cos'ho da ridere,anche quando ho paura di fare la cosa sbagliata,o quando bussano i peggiori ricordi alla mia porta.

Il concetto del "Vola solo chi osa farlo" ribadito in un film un po' romantico,un po' comico e un po' drammatico.
C'è stato qualcosa di davvero bello,come quando si piange e si ride perchè si è vivi, e basta quello.
Come quando si balla da soli come dei cretini,o come quando si sente tra le mani tutta l'incertezza di qualcosa di sconosciuto.
E si decide di fare un passo avanti.

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