Fra piccole iene

E' successa una cosa abbastanza sgradevole.
Una persona ha baciato sulla guancia un'altra persona.
Intimamente una pensava dell'altra che era una lurida stronza.
L'altra, forse in maniera leggermente iperbolica ma nemmeno troppo,pensava che quell'una fosse una assassina.
Che le baciava una guancia.
Il cervello della lurida stronza era in black out,e il corpo non si è mosso.tutto qui.
Giuda.
Il disprezzo reciproco così facilmente mascherato.

Il punto è che poi,se gratti sotto quel disprezzo,trovi di tutto.
Trovi la varietà umana, i problemi,le lacrime, le disperazioni,i fraintendimenti,le idee politiche e morali, le convinzioni opposte,gli abbracci sinceri,le ore al telefono, le scelte.
Quindi,fondamentalmente,forse,qualcosa di disperatamente umano era sotteso in quel gesto.
E forse il corpo non si è mosso perchè non è razionale,sentirsi tutti umani uguali anche oltre le meschinità enormi,grandi come macigni che obbligano a cambiare strada, ma irrazionale sì.
E sappiamo che il corpo di tutti ha una netta predilezione per l'irrazionale.


il senso profondo di umanità e di appartenenza all'umanità,tra l'altro,la sottoscritta l'ha provato domenica.
Mia nonna era commossa, siamo andate a votare insieme. io,lei,papà.
Tre generazioni contro il portatore nano di disgrazie,per dirla con Grillo.

io,alla democrazia, ci credo ancora.
Credo in mia nonna che ha visto la guerra e che dice,indignata "Peggio di Mussolini".
Al di là dell'affermazione politica, fa un certo effetto,credetemi.
Credo in chi sabato sera mi ha detto che è un dovere presentarsi al voto,per partecipare.
Sono felice di essermi trovata in una tavolata enorme,davvero numerosa,dove era un dovere scontato.
E poi domenica,ho sorriso perchè ero in coda,come tutti,e lì ho trovato la mia maestra delle elementari di italiano.
Allora,forse,la politica siamo noi.
Perchè oltre al risultato politico,che poi può essere condiviso o no, la cosa bella è che le persone sono andate a votare.

E hanno fatto la differenza,davvero.