26.12.08

Bambini

Due bambini sembrano pochi, ma sono tantissimi.
Sono due, ti prendono da ogni lato, ti saltellano intorno, attentano alla tua incolumità con macchinine radiocomandate.
Tu sei lì che prendi il caffè e trovi attaccato alle tue ginocchia un gomitolino di bambina, due anni e mezzo di puro tritolo, con i suoi ciuffi biondi, gli occhioni, e un sacco di chili di energia.
Non è che puoi esimerti: tocca giocare a SuperVioletta, tocca farla volare, tocca battere le manine e rispondere sempre alla stessa domanda.
Perchè?
Perchè ti chiami così?
Perchè Hello Kitty sulla carta si colora, sulla maglietta no?
Perchè il termosifone si chiama termosifone?
Perchè?

Poi ti giri, e decidi che non è che si può dar retta solo alle femmine, che si sa, sono vanesie.
C'è un maschietto bellissimo, con gli occhi color caramella mou, con i capelli soffici come seta, che sorride in un angolino, calmo, saggio, il maggiore, in grado di fermare sua sorella e in grado di aspettare, mostrando con la serenità di Siddartha i suoi dentini piccoli piccoli e comportandosi da vero signore.
Ma non è facile: perchè se apprezzi le macchinine, ti sentirai dire "A te non deve piacere. E' un gioco da maschietti."
E vagli a spiegare che io una macchinina blu ce l'ho, e la guido pure. Lui, ha ancora quattordici anni di radiocomando davanti a sè, secondo le regole vigenti.
E' nello stempo un signore, che davanti al gravoso incidente di un pacco regalo caduto, dichiara tronfio "Lascia, non preoccuparti, ci penso io."
Un vero cavaliere.
Che però, giocando alle freccette, si esalta e non manca di mostrare i tuoi errori.
Vorrei dire che ho sbagliato per farlo vincere; la verità è che mi ha umiliata.

Poi in qualche momento non ben definito, qualcosa cambia in meglio.
E ti accorgi che sei l'unica che riesce a fare mangiare la biondina, e ti accorgi che quando non ci sei, il piccolo paggetto ti cerca.
Ti accorgi che ti chiamano per nome, e quando li lasci per tornare a casa, hanno i lucciconi.

La cosa strana, è che ti accorgi che ce li hai anche tu.

5 commenti:

zefirina ha detto...

e poi sai di essere la nonna preferita, e poi la mattina nel lettone si gira e ti abbraccia...

stancante ma non è male, vero???
i bambini loro si che sanno farti tornare il sorriso
un abbraccio lauretta

Anonimo ha detto...

Mi sono imbattuta per caso nel tuo blog,cercavo una canzone dei Baustelle,e sono rimasta colpita dalla familiarità che ho ritrovato nelle tue parole e dalla somiglianza delle situazioni vissute.Forse mi sbaglio,forse sarà un giudizio superficiale il mio,ma sono contenta di aver letto ciò che hai scritto.Ciao.

rainbowsparks ha detto...

@Zefirina: è splendido!
@Iolanda: quello che mi hai detto non è affatto superficiale, anzi, non c'è niente di più profondo. Sono molto felice di sapere di questa nostra affinità elettiva, torna ogni volta che vuoi, sarai sempre la benvenuta!

Anonimo ha detto...

leggere attentamente le avvertenze e non somministrare oltre la dose consigliata ;-)

Anonimo ha detto...

Tutto vero :)

tfm