28.11.08

Where's the kid with the chemicals? **

E poi delle volte penso chi me lo fa fare.
Di studiare quel che studio, dico.
Sono volte che mi passano davanti agli occhi come lampi; normalmente procedo a tentoni, con una cieca fede nella mia volontà, nei miei sogni di bambina.
Poi d'improvviso si fa tutto più chiaro, e quando succede è pura magia.
Signor Pincherle, lei mi ha presa per mano, con la sua gelida e bianca, nella mia mente, e mi ha portata a fare un giro nell'angolino più umido e sporco degli scantinati della mia coscienza.
Lei, carissimo, mi ha trascinata per i capelli, come si fa con le donne di malaffare o con le bambine che girano la testa per non guardare gli animali morti per strada. E mi ha aperto le porte di una casa ammuffita, dove un paradossale chiasmo di paraincesti faceva bella mostra, dove una donna disperata ancora sperava in una bellezza costruita a suon di belletti e vezzose accuse velate.
Il patetismo, caro il mio Alberto, il patetismo si respirava per quei corridoi che mi sembrava di calcare, vestita di altri abiti, con tacchi alti abbastanza per risuonare in quel corridoio scuro, senza luce.
Mi hai insegnato, come tenendomi la testa sott'acqua, che non esiste purezza se non quella creata dall'immobilità, e che non esiste riscatto che non parta da una volontà di azione, quanto più limpida, tanto meglio.

E non è tutto lì: tagliando le citazioni (che sarebbero dovute) e tagliando il mio personale melodramma, lasciatemi dire che è nei difetti dei personaggi, grigi e rossi come sangue, che rivedo i miei...l'amore senza speranza della povera Lisa ,che ancora non sa distinguere tra affetto e godimento, la spinta rivoluzionaria e infelice di Carla, che decide che un'azione qualsiasi sarà abbastanza per riscattarsi, il rovinoso rimestìo dei pensieri di Michele, incapace di azione e emozione.
E negli occhi di Michele, in quella passività anaffettiva, ho visto il complemento naturale della forza dei sentimenti di Lisa, disperati e ormai senza dignità, in una rincorsa all'amore tardiva.
Nel sacrificio di Carla ho rivisto l'azione rovinosa, come unica uscita da una vita statica, che per fatalità si scoprirà essere poi null'altro che il modo migliore per suggellare un futuro identico al passato, vita natural durante.
Ed è inutile dire che Michele caro aveva gli occhi scuri della notte impassibile che ho conosciuto, e che Lisa, in qualche modo, mi sembrava familiare a una parte di me, e che Carla, in altri, forse è sempre esistita nella mia mente.

Stasera brindiamo alla mia personalissima speranza, caro Pincherle, perchè se è vero che l'amore è un rovo, e siamo tutti fantocci che sbattono tra loro con lo sguardo vitreo, io voglio ancora lottare, finchè avrò tempo e forza.
Titoli di coda, prego.


2 commenti:

morgania ha detto...

Mi piace il template tutto nuovo! per l'amorecomeunrovo... ce la faremo, stai tranquilla!

Anonimo ha detto...

ma va la', che con questi personaggi non hai nulla a che fare... fidati, che li ho visti i borghesi impagnliati (dentro) e tu nn ci ssomigli affatto :*
tartablu