Nello stesso tempo mi guardo allo specchio e penso che forse dovrei smettere di innamorarmi così dell'arte e della musica, ma è sempre un modo per aprire il mio cuoricino un po' poco elastico, come i muscoli delle mie cosce.
Se volete una recensione seria davvero, leggete la sua.
Io qui vi riporto soltanto i deliri che ieri notte ho scribacchiato su un foglio, sdraiata a metà sul mio piumone.

Ps.
Momentaneamente, per ovvi richiami alla mia vita contemporanea, Dark Room è un pugno nello stomaco assolutamente delizioso. Parimerito con Baudelaire, che mi ricorda tante cose seppellite dopo i miei sedici anni, ma necessarie.
Update:
Ve l'ho già detto quante volte, che chiedo all'Altissimo di farmi rinascere, la prossima vita, con la voce eccezionale di Rachele? Gli occhi no, sto bene così, grazie.
1 commento:
Premesso che non ho ancora ascoltato l'album dei Baustelle, nonostante li segua da anni e sia ormonalmente attratta dal cantante, ti dico che mi dispiace da morire essermi persa nei meandri oscuri della vita milanese. devo trovare tempo e modo per raccontarti tutto, promesso!
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