Angioletto angioletto,
per favore, sulla soglia della porta dello studio del dentista, fa che il mio coraggio non tremi; fa che riesca a capire, in piena pms, che essere donna è bello. Da qualche parte. Forse.
Fa che riesca a capire che anche se mi è nato un neo piuttosto ingombrante sulla guancia sinistra non sono sfigurata come Freddy Kruger.
Fa che il tempo passi in fretta e che almeno possa raccogliere i cocci di quell'esserino del quale mi sono invaghita. Tanto, considerate le proporzioni, un suo braccio è sufficientemente alto per essere scambiato per mio fratello.
Fa che smetta di credere che tutto questo abbia qualcosa a che fare con la quadratura di plutone, diamine.
Fa che mi torni un po' di voglia di studiare, ce n'è bisogno.
Fa che smetta di fare questo freddo becco. In fretta.
Fa che riesca a dormire stanotte e a finire il libro di Timi.
Fa che il libro di Timi smetta di farmi piangere per una empatia probabilmente esagerata, che ha delle radici, certo...ma che diamine, è davvero esagerata.
Fa la mia volontà, stavolta.
5 commenti:
anche io giovedì sarò dal dentista...e treeeemoooo!
Non ti sento da troppo tempo! :-(
un abbracciotto.
Serene Feste.
Un abbraccio.
Spero che l'angioletto ti abbia ascoltato...
un bacino!
gà
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