6.11.07

Arrivederci

Non so perchè non ho più scritto nulla, non so perchè faccio in modo che questo post segua esattamente quello appena precedente.
Il lutto, il dolore, l'angoscia della morte sono tutti temi che ho sempre avuto qualche fatica a trattare, a introiettare, e questa è l'ennesima volta in cui fanno capolino, per ribadire la loro presenza.
Enzo Biagi è stato esempio di eccellente giornalismo, enorme cultura e estremo savoir faire.
Credo che nessuno si sia avvicinato mai alla Verità con la stessa pacatezza insistente, con la stessa determinazione feroce ma graziosa, con quel modo di porsi aperto, affettuoso quasi, privo di ogni sovrastruttura.
Oggi sempre meno giornalisti aspirano alla Verità, tradendo in questo modo di per sè la grande Vocazione del loro mestiere, e non sto nemmeno a cercare di pensarne uno che ha gli stessi modi decisi ma educati, perchè probabilmente nessuno sarà mai come lui.
Non voglio nemmeno pensare al male che Berlusconi, con quell'ignobile editto bulgaro, ha fatto a lui e alla televisione italiana, perchè è un po' come profanare l'immagine di quell'uomo tenero e fondamentale, che personalmente mi ha insegnato moltissimo riguardo alla Professionalità e alla Dignità.

Temo di stare capendo una cosa, però. Ci si troverà tutti Là, nell'Iperuranio, nel Paradiso, nel Ricordo... da qualche parte, ma ci si troverà.
Intanto, le anime simili non fanno fatica, quaggiù, a prendersi il carico di una memoria doverosa e duratura.

3 commenti:

digito ergo sum ha detto...

Sono ancora commosso dalla quantità di post dedicati a Biagi. In alcuni, come nel tuo, ho letto anche frasi sagge e profonde... commoventi, insomma. Credo che con la dipartita sua e di Montanelli, non solo il giornalismo abbia perso qualcosa di importante ma, addirittura, l'Italia tutta abbia perso due paia di occhi e due cervelli di prim'ordine e, questo, fa sempre tanto male. Dottor Biagi, grazie per le sue doti, su tutte la sua encomiabile coerenza. A più tardi

Anonimo ha detto...

Sono pienamente d'accordo con ciò che scrivi. Anch'io sono dispiaciuta per la scomparsa di Enzo Biagi, giornalista serio, coerente, ed indipendente dai grandi poteri, dai valori forti e dalle idee chiare, un giornalista che raccontava sempre la verità e che non scadeva mai nel banale. Con la sua esperienza, molto probabilmente starà scrivendo un articolo per Gesù, per citare Benigni. Hai ragione a dire che non bisogna dimenticarsi di persone come lui.
un bacio :*

Anonimo ha detto...

tenerezza...fondamentale, e se riesci a fare un mestiere così, con tutta quella professionalità, con tutta la grande serietà e...mantenendo la tenerezza, l'insostenibile leggerezza della tenerezza...allora sei davvero GRANDE. ciao lau... ci vedremo mai?? bha..passa a trovarmi..bacioni..e abbracci enormi