5.10.07

Ooops, I did it again

Il punto è che ogni tanto mi capita di incrociare parole.
E di amarle.
E generalmente, questi incontri, sono fulminanti e struggenti e mi toccano qualche corda dentro, la spostano per sempre, il più delle volte.
Ho addirittura il sospetto che, in qualche modo, mi facciano crescere.
Stavo allegramente guardando la tv, pigra come poche, ero addirittura lì ad abruttirmi su Zelig, quando, memore di un consiglio, ho girato su La7.
E lì l'ho visto, sì, va beh, ma soprattutto l'ho sentito parlare.
Mi vergogno un po' a dirlo, ma ho preso appunti.
Antonio Scurati è un uomo non bellissimo, ma molto interessante, con gli occhi chiari e penetranti; pensa prima di aprire bocca e poi, con voce calma e pacata, con quella sicurezza profonda e colma di pace dei pensatori, sostiene di essere un uomo passionale.
La Bignardi irride, dubita, io languisco.
Perchè si vede. Il passionale non è l'uomo che rovescia i tavoli, ma l'uomo che lentamente, dolcemente, lascia scivolare le parole giuste dalle labbra, che sa sceglierle e sa usarle.
L'uomo passionale è l'uomo che conosce l'amore, che forse ne ha paura, ma che ha la voglia e la determinazione di avvicinarcisi, di guardarlo, il vuoto, di sentirli, i sentimenti.
Un uomo che ammira la "disperata sensualità" italiana, che ama la sua compagna e la protegge dal gossip becero, un uomo che dice "ho sognato per anni, cerebralmente, di essere passionale, e ora lo posso finalmente essere", che sta dicendo quello che penso io (che sono ancora alla fase cerebrale, è ovvio).
Un uomo che conosce la paura che una donna libera può fare, che vede i rischi della libertà, che così tanto ci avvicina al nulla, al nichilismo (quello che, per lui, è ben rappresentato da sex and the city: un giorno si innalza un valore, il giorno dopo via, un altro).
Non si vergogna di dire che potrebbe innamorarsi di una studentessa, un uomo che ha deciso "di abbandonare i piaceri più facili per quelli più difficili".
Insomma, un uomo di quelli che piacciono a me.
E che riconosce l'amore, soprattutto, nelle misure in cui lo riconosco io, come struggimento, come aspirazione, come tensione che cerca di trascendere tempo, luoghi,qualunque condizione morale.
Poi, cito, si "finisce a fare i cinici all'happy hour, negando di amare, negando di provare niente, ma in realtà non siamo mai tanto vivi come quando la nostra fibra più intima freme verso qualcuno, verso qualcosa".

Se ancora non vi ho convinto, vi avviso che ha detto che Federico Moccia è nemico della società letteraria, e pare descriva "pompini risorgimentali" da brivido.
Vorrebbe che la sua donna gli chiedesse un figlio, prima o poi, ed ha una idea contorta ed estremamente affascinante della figura del letterato.
Sospiriamo.

Due difetti: dicono che il libro sia pesantissimo (sarà il mio prossimo acquisto) e non si vergogna immensamente di avere prestato un tale intelletto a un luogo come lo IULM. Molto male.
Ah, quando ho scoperto che ha 38 anni ho quasi avuto un mancamento. C'è qualcosa che non va in me, è chiaro.

Studentessa, portami da te, portami da lui, voglio vederlo da vicino.
Intanto, queste scoperte mi danno speranza: lo so che ci sei, piccolo uomo perfetto, da qualche parte. Il tempo di scovarti e ti lego a me per sempre.

Update:
mi sono informata un po'. Oddio, di critiche ne piovono. Che ci volete fare, m'infiammo per un nonnulla, quindi questo post rimane, eccome se rimane. Che è tra l'altro pieno di cose che credo vere e suggestioni autentiche. Mi sa che il libro non lo compro. Lo prendo in biblioteca. E poi mi faccio un'idea, che alla fine parto sempre in quarta con tutto, e mi tocca generalmente frenare in curva...

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Eccomi, eccomi! Guarda, io ho seguito due corsi di Scurati, uno più interessante dell'altro, lui incanta veramente quando parla. Ti consiglio di leggere il suo "Il sopravvissuto", che ha vinto il Premio Campiello (e t'invito anche a cercare su Google la diatriba che è nata con Vespa in merito - per questo lo adoro ancora di più).
Ps: ti ricordi di un mio esame in cui il prof aveva mandato un messaggio a Travaglio? E' lui.
Pps: nel secondo semestre Scurati riprende le lezioni. Se un giorno vieni a Bergamo, ti ci porto.

zefirina ha detto...

prima mi vedo l'intervista e poi ti rispondo
non ho letto il sopravvissuto anche se avrei voluto comprarlo poi mi sono distratta con altri libri

Anonimo ha detto...

«Poniamo il caso che lei e io, adesso, proviamo un’attrazione reciproca, e lei mi propone di uscire questa sera: ecco, nel momento esatto in cui io accetto, so che lei mi tradirà, e che io farò lo stesso. Il rapporto è già minato». «Mettiamo che si esca insieme lo stesso. Dopo che cosa succede?». «Per esempio, che io con lei non faccio figli. Il precipitare del tasso di natalità viene spesso attribuito a fattori sociologici, economico, al fatto che siamo egoisti... Tutto vero, ma non basta. C’è anche il fatto che, quando la guardo negli occhi, domandandomi se potrà essere la madre dei miei figli, intravedo con quanti uomini è andata a letto e - niente di personale - siccome immagino che siano tanti, ritengo non plausibile che lei si fermi lì»
Antonio Scurati - per Vanity Far

-ma lui con quante donne sarà andato a letto?-

rainbowsparks ha detto...

Tante, l'ha detto lui. E ha anche detto che in quell'intervista è stato sciocco. Per cui lo perdono (?) e che si volti pagina..poi, guarda, tutto questo fa il mio gioco, che ci son poche donne integerrime come la sottoscritta ;)

Anonimo ha detto...

Se lui è stato con tante, allora siamo alla solita visione del "se lo fa l'uomo è donnaiolo, se lo fa la donna è zoccola"...visione pe rniente innovativa.
Potrei apprezzare un invito a meno consumismo sessuale, ma che venga da chi non lo è (oppure se lo è, che almeno vorrebbe non esserlo).

PS: la descrizione di passionalità che hai fatto in questo post è meravigliosa...la copierò e farò mia. Sappilo.

rainbowsparks ha detto...

la descrizione di passionalità che faccio in questo post è mia, ma esiste grazie a uomini come Scurati (e non solo, non solo..)
Tra parentesi, lui pare essere non dico pentito, ma quantomeno stufato dalla promiscuità sessuale di una volta, e non credo faccia distinzioni morali di sesso (poi boh, ovviamente non lo so).
Hey, ma stiamo questionando della vita privata di un uomo felicemente innamorato e monogamo, tra l'altro ;)

Anonimo ha detto...

anch'io parto sempre in quarta, però solo se penso ne valga la pena, e lui (ammetto di non conoscerlo) sembra un tipo interessante...

ilse ha detto...

scusate se mi inserisco; sono capitata qui per caso perché vagavo su google con chiave di ricerca "antonio scurati"; anche io sono rimasta un po' incantata da quella intervista... quale sarà il trucco? secondo me aveva un'aria "sincera", uno sguardo "limpido": è bizzarro come questa magia sia passata attraverso lo schermo e adesso vedo che non è capitato solo a me;
io sto leggendo "il rumore sordo della battaglia", quanto di più lontano ci possa mai essere dal mio modesto immaginario, eppure ne sono, per ora, ipnotizzata