13.10.07

Il sorriso di Dafne

D'amore e di morte, come tutte le volte che è necessario interrogarsi profondamente sull'uomo, si va a parlare.
E se ne parla attraverso dialoghi mai banali, spesso fulminanti, se ne parla seminando aforismi preziosi e tenerissime premure familiari.
Se ne parla quando ci si trova, quasi, a toccare con le dita quella pioggia che diede energia sufficiente a un amore lungo e tormentato, che non si è mai arreso nè alla distanza nè alla volontà degli amanti.
Si sentono entrambe le pulsioni intrecciate in un groviglio dal quale è impossibile districarsi, ma dal quale, un po', lo spettatore non vuole districarsi, tra un sorriso mesto grazie alla bontà semplice di Rosa e un sorriso un po' più obliquo dovuto alla visione disincantata e terribilmente condivisibile del geniale botanico Vanni.
Davanti a tutto questo sta Dafne, pianta incantevole ed incantata, che presterà la sua essenza per concludere la vicenda con un tragico e dolcissimo lieto fine.

IL SORRISO DI DAPHNE
Premio "Enrico Maria Salerno" 2004
Premio "ETI-Gli Olimpici del Teatro" 2006
Premio Ubu "Nuovo testo italiano" 2006
con Vittorio Franceschi, Laura Curino, Laura Gambarin
scene Matteo Soltanto
costumi Carolina Olcese
musiche Germano Mazzocchetti
regia Alessandro D'Alatri

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