28.9.07

Pentimenti postumi

Era lui quello a cui pensavo quando sentivo la canzone dalla quale è tratto il titolo del post (indovina indovinello).
Era lui quello che avevo addocchiato di una intera tavolata anni fa, lui quello trasparente con me, lui quello che aveva un feticismo per alcuni particolari fisici che io riassumo in pieno (anche qui si accettano ipotesi e scommesse, chiaramente vi dirò se ci state azzeccando nei commenti).
Insomma, era lui.
Era lui, stasera, a venirmi a prendere sotto la pioggia scrosciante vestito come un damerino, e io, imbranata, con i jeans e gli scarponi nuovi. E l'ombrello,io.
Concerto carino, conversazione brillante ma non troppo.
Lo avevo di fianco, e pensavo a tutt'altro, a caterve di problemi accademici, al futuro, alla vecchiaia, alla morte, a mia madre.
Insomma, non esattamente quello che pensi quando accanto a te c'è l'uomo che ti interessa.
Sua scusante è il fatto che sono io, ad avere la testa piena, ed è una condizione pressochè invariabile, eccetto rarissime eccezioni.
Mia scusante era quella che mentre cantavo, mentre sentivo, mentre applaudivo e salutavo i suonatori, tra un "complimenti" e un "allora torni a vederci?", iniziavo a mettere a fuoco una cosa molto semplice.
Che non era il momento, non ancora.
Abbiamo aspettato tanto, non sento nessun bisogno ora, posso aspettare anche altri anni, nessuna passione, niente coinvolgimento.
Un piacere estetico e cerebrale totalmente slegato dalla passione. I miei ormoni ringraziavano, ma non facevano la ola.
I suoi forse di più, è riuscito a combinare più guai in macchina da quando mi ha visto che, probabilmente, in tutta la sua vita.
E ci ha pure provato con il discorsino "sì ma io sto cercando finalmente l'amore".
Anche io.
Ma non qui, non ora, e probabilmente non lui.
Che intanto di cose da fare e da vedere e da rammendare e per le quali provare emozioni profonde, ne abbiamo a bizzeffe.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

...ci vuole coraggio per ammettere a se stessi che quello che hai aspettato alla fine è arrivato nel momento sbagliato. Ci vuole fegato a rinunciarci. Ci vuole soprattutto maturità per per guardarsi dentro così. PS:Grazie della visita al mio blog.. e del "bentornata"!... Torna a trovarmi.. baci

Anonimo ha detto...

Semplicemente non è LUI...quel lui per cui il cuore ti batte a 1000 e non riesci a pensare ad altro!

La tua testa non è troppo piena...è lui che non è LUI e tu stai bene così, troppo obiettiva e sincera per non saperlo.

Ti aspetto nel mio blog
http://adorocucinare.splinder.com/

Anonimo ha detto...

Ti ringrazio per la visita al mio blog e ti faccio i complimenti per il tuo. Non è da tutti tanta introspezione. Non mi metterò a darti consigli però: non ne sono proprio in grado!