16.5.07

Dafne per voi

...in ramos bracchia crescunt
Ci sono dei rapporti che sono nocivi.
Lo si sa, e tuttavia non si riesce a troncarli,perchè nella loro morbosità c'è un fondo ovattato di sicurezza e di controllo, e mantenendoli ti sembra che anche mentre cammini sul filo sospeso, senza guardare in basso, tu ti sia costruita una sorta di rete di sicurezza.
Capita che in quella rete ci siano dei buchi.
E se una volta cadi e ti raccoglie, un'altra volta cadi e ti raccoglie, capita che la terza volta ti infili proprio in quel buco e sbatti forte il tuo delizioso sederino.

Io, da parte mia, sono sempre più convinta di essere una pianta.
Non mi drogo, probabilmente c'entra quello che sto facendo da ormai troppo tempo, ma io sono una pianta,signori e signore.
Una pianta un po' particolare.
Ho le mie radici, che davvero in pochi possono minare,forse nessuno.
Ho un busto ben radicato, che difficilmente verrà spezzato da una tempesta o una raffica di vento.
E poi ho dei rami, che nascono crescono e muoiono,alcuni più forti altri più sottili, alcuni fragili e altri resistenti. Alcuni quasi morti, altri pieni di foglioline che fanno presagire al meglio, altri pieni di frutti da cogliere.
Quando qualcuno mi priva del suo affetto e della sua figura, che ero così abituata ad avere intorno da chiamarla ramo, beh, mi fa sanguinare.
Potrebbe essere che le piante provino dolore.
Se la pianta una volta era una fanciulla, figlia della Terra e di un Fiume, è quasi sicuro che custodisca sentimenti umani.
Mi manca un rametto e sentirò il lieve dolore per un po' di tempo.
Poi ne nasceranno degli altri, da alcune parti troverò frutti, da altre foglie appassite.
Non capisco se è primavera o inverno.
Guardo in basso,sento che il tronco nonostante la bufera regge,e mi consolo.

...e le braccia si allungano,trasformandosi in rami.

3 commenti:

zefirina ha detto...

forse l'hai già letto, ma leggendoti mi è venuto in mente quel libro bellissimo di Gioconda Belli: la donna abitata, se non l'hai letto mi permetto di consigliartelo, parla tra l'altro di un albero, di una donna e di un uomo e del loro amore....
per la serie di quelle che danno buoni consigli e anche il cattivo esempio: fuggi e rifuggi dai rapporti nocivi, da quelli destabilizzanti, ci sono tanti "vampiri" in giro che ti succhiano l'anima non dobbiamo permetterglielo
un abbraccio ziesco

panzabiker ha detto...

ciao ! le piante per dar frutto vanno potate .il dolore porta frutto(anche in noi stessi). non serve nemmeno a se stessa una pianta libera ma sterile e non serve nemmeno sapere se è inverno o estate .l'importante è sapere di esserci.per me.buona serata^.^

Mish ha detto...

Azz.. deduco che non sia un periodo molto positivo :(
Mi spiace! ma forza, il cambiamento è necessario.. pensa alle mutande.
Un abbracchio