31.12.06

Tradizioni dure a morire

Addosso,per ogni evenienza,ho:

Qualcosa di nuovissimo,tutto appena scartato.
Qualcosa di vecchissimo,ma non vecchio,vecchissimo, di anni, che però,a detta di chi era con me quando lo comprai, mi fa "delle tette clamorose".
non che la cosa serva,ma lusinga sempre.
Non ho niente di rosso per il momento addosso, probabilmente il rossetto non sarà abbastanza, e finirò a legarmi a una caviglia un legaccio come feci qualche tempo fa.

Avrò le scarpe che mi fanno piangere,ma spesso sarò in ciabatte,e spero con tutta me stessa che le cose vadano un infinitesimo meglio di quanto mi sto aspettando.
Cosa farò, probabilmente niente.
Dove sarò, non lo so,probabilmente centro Milano.
Cosa mangerò,quello sì, il mio piatto iperpreferito.
E' un buon inizio,almeno questo.

Il 2006 non mi ha lasciato amaro in bocca.
Mi ha dato un po' di stabilità che non avevo,mi ha fatto lavorare sodo,non ho pianto tanto, ma un po' sì.
Mentre il 2004 è stato un anno completamente assopito,infausto, in coma.
Mentre il 2005 è stato l'anno delle lacrime e della riscossa,della rinascita.
Il 2006 è stato pigro,ma sentito. Scelte essenziali ma ponderate. Pochi rischi, ma ben tenuti.
Un certo equilibrio,ecco.
Ho provato a sfruttarlo al meglio.
Il 2007 sarà quel che sarà,e io farò quel che potrò.

Tanti auguri che il vostro sia un anno fortunato,brillante,equilibrato,e che qualsiasi cosa accada,infine,abbia una degna e giusta conclusione.
Auguri.

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