2.11.06

Corollario del quesito

Mi sto domandando molto sulla esperienza terribilmente umana dei distacchi. E parlo di morti,perchè no,ma non solo di morti. Parlo di tutte le volte che ci siamo lasciati dietro qualcuno. I compagni delle elementari,gli amichetti dell'oratorio,il seminarista che è partito per il Cameroun per morire di raffreddore,i professori geniali del liceo,il primo moroso,il primo Amore,la Migliore Amica che era per sempre ma per sempre non è stata,l'altra Migliore Amica che sarebbe dovuta forse essere per sempre,ma che per sempre non è stata,le comitive estive,dove tutti si promettono di scriversi e dopo una settimana si perde il foglietto con l'indirizzo,gli anziani che conosci al baretto sotto casa o quando casualmente ti metti a far volontariato,i bambini a cui insegni un po' di grammatica italiana e che non volevano fare i compiti, i compagni di concerti che ricorderai sempre e non rivedrai più, il pesce rosso che poi muore,la casa dell'infanzia che un giorno abbandonerai,la casa delle vacanze al mare,la tenda prestata da un amico nella quale accadranno fatti degni di essere ricordati,l'hotel a Sanremo di quando da bambina avevi la polmonite e ti avevano ordinato di respirare aria buona (sì,me lo ricordo perfettamente,e anche la tartarughina che lo abitava). La vita umana è zeppa di distacchi,e nemmeno ce ne rendiamo conto il più delle volte,è un dolore breve e quasi impercettibile come un cerotto che si strappa. Poi bastano un giorno al cimitero,una litigata virtuale,una telefonata a una vecchia,gentile signora,e tutto ti torna in mente in maniera terribilmente chiara, anche se non totalmente comprensibile.

3 commenti:

zefirina ha detto...

seguendo il filo del tuo post mi è venuto in mente che all'epoca di quel lutto, sono corsa in libreria per cercare qualcosa che mi "insegnasse" a gestire e a sopportare il dolore della perdita, sono sempre stata dell'idea che guardare alle esperienze altrui potesse portare un po' d'aiuto per affrontare quello che ti succede e ravanando tra i libri nel reparto psicologia della feltrinelli ho trovato questo libro : Distacchi di Judith Viorst ed. Frasinelli, non parla solo di morte, ma anche si separazioni, di distacchi tra madri e figlie, tra amici, tra amanti, etc. etc. non è la bibbia di tutte le bibbie, ma è comunque interessante da leggere, o meglio per me lo è stato

Anonimo ha detto...

credo che nella vita le persone vadano e vangano - e tornino - come colori che sfumano dal trasparente alla propria tonalità più intensa (se glielo consentiamo), e viceversa. Il problema si pone quando quella striscia di colore che affianca la tua vita, invece che degradare lentamente, viene troncata (più di rado, può essere traumatico anche trovarsi accanto di colpo un colore troppo intenso). Il dolore non è tanto nella caduta, quanto nell'impatto.

rainbowsparks ha detto...

sono d'accordo con te, molto.