Questa notizia non deve passare inosservata.
E' barbaro,anacronistico, ridicolo, contro qualunque principio morale e psicologico giustificare uno stupro solo perchè la giovane stuprata ha già avuto rapporti sessuali.
E' immorale giustificare uno stupro,e basta.
Questa sentenza ci fa rabbrividire,tutte: come diavolo è possibile che la dignità del corpo femminile venga ancora trattata secondo una mentalità tanto arretrata, peggiore che nel medioevo?
Stiamo impazzendo.
Signore, ragazze,bambine, nonne: teniamo gli occhi aperti.
Ho la terribile sensazione che ci servirà.
21 commenti:
Gentile autore,
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LiberoBlog Staff
VERGOGNATI DI AVER SCELTO L'ARTICOLO DI REPUBBLICA. SI VEDE CHE TUTTE LE ALTRE NOTIZIE SUL CASO ERANO TROPPO ATTENUANTI PER I TUOI FINI.. MI STUPISCO CHE TI ABBIANO SCELTO PER IL BLOG DI LIBERO.
E' davvero uno schifo, fortunatamente proprio stamane hanno fatto dietro front.
Una sola precisazione:
l'articolo linkato è del Corriere della Sera.
Scelto apposta per una sua verosimile obiettività.
...avessero almeno le palle di firmarsi...
In verità è stato montato un caso giornalisistico su una banalissima sentenza. Non si tratta di stupro, ma di rapporto con minore, che nel caso di minori di età compresa tra i 14 e i 16 anni è considerato violenza nel caso in cui l'adulto sia un tutore o convivente (è il caso di questo individuo):questo perchè si ritiene che un persona che abbia un'autorità di qualche tipo sul minore possa condizionarlo psicologicamente influenzandone le scelte. Il fatto che la ragazza avesse avuto esperienze sessuali è a parere dei giudici un motivo tale da renderla in grado di scegliere con maggiore cognizione di causa, e per questo motivo i giudici della cassazione hanno detto che la corte d'appello deve rivedere la sentenza guardando se ci sono motivi validi o meno per non concedere le attenuanti(da questa in principio rifiutate) al condannato. Insomma la colpevolezza dell'uomo resta, e pure la riprovevolezza morale per ciò che ha fatto, però si chiede di motivare meglio la sentenza al fine di non condere le attenuanti, oppure di concederle. In proposito ti segnalo questo articolo http://www.giuffre.it/servlet/page?_pageid=54&_dad=portal30&_schema=PORTAL30&p_id_news=12486&NEWS.p_tipo=5&NEWS.p_livello=D
www.giuffre.it/servlet/page?_pageid=54&_dad=portal30&_schema=PORTAL30&p_id_news=12486&NEWS.p_tipo=5&NEWS.p_livello=D
E' evidente che c'è una certa confusione sul caso. Perlomeno, così sembra. Il problema però è la comunicazione,secondo me: finchè vengono veicolati -veri,parziali,fasulli?- messaggi come quelli che sono stati passati in questi giorni è assolutamente meccanico che una donna,un uomo,una qualunque persona di buon senso si allarmi.
Possiamo scendere nei particolari del caso -che io condanno comunque,con gli strumenti che posseggo per conoscerlo-, ma il punto è che non dovrebbe nemmeno esistere l'idea di una sentenza con come scusante la non-verginità di qualcuno.
Parlandone con mia mamma sono venuta a scoprire che anche un marito può essere accusato di stupro nei confronti di sua moglie, e qui ovviamente siamo in una condizione ancora più delicata,no?
Non mi metto nei panni di un giudice, non ne ho le conoscenze di base, ma resto scettica e sono convinta che ci sia bisogno di indagini più accurate.
E di sostegno nei confronti di quella ragazzina, che ha sempre 14 anni, non si può trascurare questo piccolo (?) dettaglio.
Anche io appena ho sentito quella notizia mi sono indignato, poi imbattendomi per caso fra i commenti di un blog al link del sito della Giuffrè ho scoperto che le cose stavano un po' diversamente. E così ho cercato qua e là per saperne di pià sulla sentenza. E così si copre che: non era uno stupro, la ragazza era consenziente, la condanna all'uomo non è in discussione, si chiede solo di vedere se è il caso di concedere o meno attenuanti. E infine, nessuno dice che stuprare una ragazza non vergine sia meno grave, ma semplicemente si dice che essendo la ragazza consenziente, per valutare quanto il suo consenso sia frutto di plagio e quanto di scelta consapevole forse è il caso di prendere in considerazione il grado di esperienza sessuale della ragazza. Tutto qui. Si chiede di prendere in considrazione un dato, niente altro. A me ha sfavorevolemente stupito il livello di imprecisione e di banalizzazione volta a fare un po' di scandalo, dei nostri quotidiani. E' incredibile come per ricevere notizie vere sia necessario mettersi a fare ricerche su internet e non sia più sufficiente acquistare un quotidiano.
Per la cronaca, guardate un po'.
http://www.shoutwire.com/viewstory/5167/Rape_Basically_Legal_in_Italy
Al di là del credo politico di appartenenza, ritengo la magistratura una sorta di anacronistico strumento inquisitorio. Concedono permessi "premio" a chi è stato giudicato e condannato in via definitiva, trincerandosi dietro un "Abbiamo applicato la legge" !?!? ed ora modificano il valore della riservatezza, della personalità e dell'individualità consentendo, di fatto, di delinquere, sradicando quanto di piu' intimo possa esistere nella donna. Se prima ritenevo i responsabili di uno stupro degni della pena capitale, ora non posso che rafforzare la mia convinzione aggiungendo quanti ritengono valida la sentenza in oggetto. Sarò retrogrado anch'io ma donne e bambini sono sacri: guai a chi li tocca!
Le solite menate, le solute donne trattate male ecc ... nn sono d'accordo... il sesso forte siete voi oramai e c'e' poco da fare. Inoltre dovresti correggere la notizia perche' i giudici si sono ricreduti. Non capisco come mai sei stata scelta nel blog
la notizia non è stata aggiornata per dei motivi pratici,ma in realtà nei commenti c'è lo sviluppo necessario per capire anche altri punti di vista, mai mi sognerei di dimenticarmi che la questione ha avuto un seguito e una sua modifica.
Per il resto,è tutta questione di opinioni
sono arrabbiata anzi indignata che nella nostra società si debba registrare tanta insensibilità da parte di una persona che ha il compito di far punire chi compie reati aberranti.Si discute sul fatto di concedere attenuanti, ma perchè? Chi subisce un abuso(non cambia niente se non è abuso ma plagio)non riuscirà mai a dimenticarlo veramente, vivrà per sempre con un compagno fedelissimo: il dolore per ciò che un giorno accadde...
Red, ho letto quello che è scritto nell'articolo di cui hai riportato il link. Sinceramente non capisco come si faccia ad affermare che la ragazza fosse consenziente quando è lei stessa a sostenere il contrario, parlando di quello che è successo come di una "brutta storia".
Leggete questa breve intervista, se non siete ancora convinti: http://www.repubblica.it/2006/b/sezioni/cronaca/cassazione1/interagazza/interagazza.html
PS: La storia che in casi come questi la colpa è della poveretta che la subisce perchè "c'è stata" è vecchia, e secondo me mette sullo stesso piano chi sostiene questa tesi e i violentatori (anche se ovviamente le loro colpe hanno pesi diversi).
SIR ALBERT: Non ho avuto modo di leggere l'intervista alla ragazza su Repubblica (il link che hai postato è "tagliato"), l'ho letta però su TGCOM. E lì dai virgolettati non mi pare si parli di stupro (converrai con me che una "brutta storia" non è necessariamente uno stupro). La ragazza NON dice di non essere stata consenziente, non dice di essere stata stuprata, ma dice semplicemente di aver patito laceranti sofferenze per la maniera in cui è stata trattata (plagiata?) da quell'uomo di cui si fidava. Insomma l'uomo ha fatto una porcheria, è stato condannato, e nessuno lo mette in dubbio. Però non era uno stupro, nè tanto meno si è parlato di stupri meno gravi quando la ragazza è vergine. Quello che mi fa arrabbiare di questa storia è la banalità con cui i media trattano cose complicate come i processi, e i conseguenti processi mediatici, dove tutti quanti si sentono in dovere di emettere una sentenza senza aver seguito il processo e senza aver letto la sentenza. Questo non cambia la riprovevolezza morale degli atti compiuti da quell'uomo, che non è messa in dubbio da nessuno.
PS: Hai scritto "La storia che in casi come questi la colpa è della poveretta che la subisce perchè "c'è stata" è vecchia, e secondo me mette sullo stesso piano chi sostiene questa tesi e i violentatori", se ti riferisci a me, evito di controbeattere a questo insulto; sia perchè gli insulti è meglio lasciarli cadere nel silenzio, sia perchè quella da te esposta non è la mia tesi. (Se invece non ti riferivi a me, ignora questo PS)
Red, non avevo letto il servizio su TGCom, ma l'ho fatto ora.
E' vero, la parola "stupro" non è stata pronunciata dalla ragazza, però afferma che prima dell'episodio con il suo patrigno aveva "avuto rapporti con altri due uomini grandi, ma anche in quelli c'era un fondo di violenza".
"Anche in quelli" significa che anche il rapporto con il patrigno non è stato consensuale, mi sembra che su questo non ci possano essere dubbi. Dalle sue parole non è chiaro se le sia stata fatta violenza psicologica (chiamala plagio, chiamala come vuoi) piuttosto che fisica, ma non cambia la sostanza dei fatti.
E sottolineo che si tratta di fatti, e non di interpretazioni dei media, a meno che non si voglia dubitare delle sue parole.
Per quanto riguarda il post scriptum, la frase non era rivolta a te, ovviamente, ma a chi con molta leggerezza ha interpretato (e qui sì, si tratta di interpretazioni) il fatto che abbia preferito "un rapporto orale (e ne spiega anche il motivo: l'uomo è tossicodipendente e lei teme che con altri tipi di rapporti possa contrarre patologie)" come il sintomo che il rapporto sia stata una sua libera scelta.
Dimenticavo: il virgolettato dell'ultima frase è preso dall'articolo di cui Red ha riportato il link.
ah ah ah... la vita sta diventando un'immensa tragicommedia grandguignolesca...
www.hyronisti.it
Bè un rapporto sessuale tra un minore di quell'età e una persona così grande (un famigliare) comporta sempre una grossa violenza psicologica,anche quando c'è il consenso al rapporto..non per nulla è illegale. Io credo che quindi la violenza di cui parla la ragazza sia il trauma che gli ha lasciato la vicenda, e non uno stupro. Quello che ti dico è dedotto dai fatti emersi dal processo in fase d'Appello, fatti che la Cassazione ha semplicemente riesaminato per decidere se dare o no le attenuanti al patrigno. Insomma è nel processo che si parla di rapporto consenziente, e se il ricorso l'ha fatto il patrigno devo dedurre che alla ragazza la sentenza della Corte d'Appello dove non si parla di stupro andasse bene...Poi se le cose siano andate diversamente non so dirlo, tutta la mia polemica nasce dalla scorretta spiegazione che i media hanno dato della sentenza, parlando di stupro "depenalizzato" quando la sentenza invece di stupro non parla. Insomma è una polemica sul modo di raccontare un processo, non su cosa sia successo in realtà..
Forse leggere la sentenza prima di cominciare la caccia alle streghe sarebbe meglio...
Eccola qui:
http://www.eius.it/giurisprudenza/2006/014.asp
Per favore, prima di citare le notizie dei giornali, verificate prima le fonti!
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