Così eccoci.
La boa arriva, e la si circumnaviga, con le prime rughette e con un po' di ciccia sui fianchi, coi capelli sfibrati e le analisi del sangue che vanno bene, sì, ma potrebbero andare leggermente meglio.
Oggi sono venticinque candeline, non quaranta, ma sono strane, un po' si sentono.
Il quarto di secolo arriva dopo due anni duri, che forse non erano adatti ai numeri da scrivere sui moduli anagrafici, che mi hanno mostrato come la vita possa essere lunga e piena di coraggio come..breve e piena di coraggio.
Che mi hanno mostrato che se c'è una cosa che dovrò coltivare, è il coraggio.
Che a volte,e meglio che me lo scrivo così me lo ricordo bene, l'unica cosa da fare è non pensare, andare via, uscire, lottare contro i piccoli cerchi concentrici della mente.
Il giochetto del mulinello ha funzionato da bambina ma con gli anni iniziava a diventare un vestito sempre più stretto...e oggi forse è ora di toglierselo.
Un bottone ogni mese.
Un passo in più.
L'età della ragione, dicono, sembra essere arrivata.
E allora che porti la Ragione..che non è una sottospecie di macabro mantello emo, ma è la coscienza che molto di quello che succede cambia quando si cambia la prospettiva dal quale si guarda.
E' la consapevolezza che a volte si è sommersi dalle sensazioni, dalle emozioni, a volte sembra di non riuscire più a respirare ma se si continua, lentamente e testardamente, ad andare avanti, presto -prima di quanto ci si immagini mai- ci si trova fuori dalla tempesta e dall'emozione che soffoca,tornando finalmente a respirare.
La sicurezza dolce e tiepida che qualcuno ci sarà sempre ad ascoltarti, e forse non sarà chi pensavi o forse sarà proprio l'unico porto sicuro che è nascosto nella tua memoria..ma qualcuno ci sarà, una mano a stringerti e un paio di braccia per tenerti in piedi e urlare, nel caso sia necessario.
L'equilibrio delicato tra chiedere e arrangiarsi, tra osare e disciplinarsi, tra l'ottimismo e il realismo, bandendo ogni genere di tragicommedia preconcetta: questo è quello che ho bisogno di costruire prima che arrivi il ventiseiesimo anno.
Cosa mi aspetterà nel ventiseiesimo anno è inutile pensarlo ora: ho davanti questo.
E a prescindere da tutto ciò che mi riserverà la vita, cercherò di usarlo al meglio, sono determinata a farlo.
Troppe difficoltà ultimamente: mi auguro che finalmente torni un bel sereno stabile, con un lieve venticello.
E quando, e se il vento tirerà più forte, cercherò di volare come un aquilone.
Tanti auguri a me.
3 commenti:
e tanti auguri a te allora, che tu possa trovare il tuo sereno stabile e capire che si cresce ma da qualche parte, dentro di noi, un pezzetto di infanzia ed uno di adolescenza vanno lasciati. Tanti auguri a te che sei arrivata al quarto di secolo come io sono arrivato al terzo, non capendo ancora cosa dovrò farne dei terzi rimanenti. Tanti auguri a te che hai già capito che bisogna trovare un equilibrio e quindi sei già a buon punto per trovarlo. Tanti auguri a te!
tanti auguri a quella ragazza alla quale sono affezionata sin dalla prima volta che l'ho letta, che ho avuto il piacere di conoscere di persona personalmente e che tornerò a trovare presto
hei però non mi diventare troppo saggia!!!
Auguri!!! E non ragionare troppo... ;)
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