25.6.08

I doverosi ringraziamenti

A colei che si sciroppa senza colpo ferire le telefonate più cervellotiche e disperate del secolo, e riesce nel difficile compito di consolare senza prendermi in giro.
A colui che in dieci minuti si capicolla a casa mia, poi mi raccoglie -Sembri Amy Winehouse, mannaggia a te- e nel consueto altalenarsi di dolcezza e fermezza continua a non lasciarmi un attimino.
A colei che ne ha passate, e si rende disponibile ad aiutare anche me.
A colui che mi porta per concerti e che mi sorregge quasi fisicamente.
A colei che mi ricorda il suo ruolo ultradecennale di angelo custode personale, e anche alla sua famiglia che, per affetto, è diventata un po' mia..sua mamma è un po' una madrina, la sua gatta è un po' la mia gatta, e tutto sommato, forse ha ragione lei quando si proclama angioletto.

Non ci sono molti altri ringraziamenti da fare: è impressionante come quando davvero le cose si fanno dure, non siano le facce che ti immagini ma altre, a darti una mano.

Non mi stavo dimenticando: soprattutto a Lei, che ogni giorno mi insegna l'Amore e la Forza che non so dove trova, ma che mi rendono spaventata e orgogliosa di portare il suo sangue.

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