Sono assolutamente fantastica.

Il copione normale della notte in bianco pre-esame standard prevedere la sottoscritta che non dorme fino intorno alle quattro,lamentandosi di varie ed eventuali e finendo, tristemente, ad abbandonare la singolar tenzone e a rimandare tutto alla prossima occasione.

Il copione di ieri notte è stato incredibilmente fantasioso,invece:
dopo aver finito in una notte Le Città Invisibili (adoro!), ho deciso che era ora di chiudere gli occhietti e in quell'esatto istante un mio dente ha deciso che era ora di cominciare i lavori interni di restauro,e di dolermi non poco.
Non sapete che pena, per me, il mal di denti.
Piuttosto il mal di gambe, braccia, testa, ma denti no.
Insomma, panico abbastanza velocemente, terrorizzata dal bugiardino del nimesulide (ma lo avete mai LETTO? è terribile!!) non volevo nemmeno avvicinarmici,intorno alle quattro mi ci avvicino, finisce il male inizia il panico da esame, maledico tutti in tutte le lingue e vi aggiungo che non c'era solo un esame, no.
Praticamente due.
Decido che è ora di smettere di voler superare esami e di superar me stessa.
Vacillo verso l'università con praticamente un quarto d'ora di sonno, lacrime in tasca, nausea e inappetenza, insomma: un fiore.
La dead woman walking quipresente riesce anche a comprare il biglietto del bus e a metterselo in tasca senza accorgersi che la tasca è chiusa; risultato: si ricompra il biglietto.
Altre peripezie, la prima metà dell'avventura va via relativamente con calma, rimane l'esame.
Da fare in un sottotetto,umidità alle stelle, temperatura intorno ai quarantatrè gradi.
Ebbene.
Ventinove.
Tiè in culo a tutti quanti.
Ho dormito un po', ora vi ho scritto per rassicurare tutti i miei affezionati, tra poco rispondo negli altri commenti.
Evviva!

Ps.
E ADESSO VACANZA!!