12.12.05

De amicitia

Credo che sia tutto dovuto al fatto che,tra una pagina e l'altra di storia della lingua,ho fatto una vera e propria scorpacciata di Scrubs (e vi assicuro,non l'avevo mai visto prima).
E' sempre piacevole vedere un personaggio ossessivo compulsivo,con un'autostima a livello del magma terrestre, pasticcione,logorroico e incasinatissimo e specchiarcisi (solo che io non sono bionda e gnocca,ecco.)
Perlomeno,riconoscere che una volta si era esattamente così e finalmente si è usciti dalla macchietta (anche se pasticciona,paranoica,assolutamente precisa -diciamo rompicoglioni- lo sono ancora,dai,un po').

E' ancora più piacevole accorgermi di una cosa che è finalmente successa.
Credo di esser tornata a credere nell'amicizia.
Molti di voi non lo possono sapere,ma è passato molto,molto tempo dall'ultima volta che l'ho fatto.
Avevo smesso di dire alle persone che volevo loro bene (e effettivamente lo faccio raramente tutt'ora, dirlo a chiunque è svalutare qualcosa di fondamentale); avevo smesso di credere che qualcuno mi volesse bene, avevo smesso di fidarmi e di lasciare che mi affezionassi agli altri.
La colpa di tutto questo? Un po' io,un po' le circostanze,un po' le persone.
Ad ogni modo, tutto lasciato alle spalle.

Non è da sottovalutare,l'amicizia.
Non è amore,ma è qualcosa di diverso. Di più importante,ora come ora. Di fondamentale.
Probabilmente domani,quando tornerò a casa intorno alle due,non la penserò così e stramaledirò il giorno in cui ho incontrato uno dei miei più cari amici.
Probabilmente mi rinchiuderò in casa a mandare al diavolo tutti,perchè sento che sarà una settimana molto,molto irritante,ed è meglio lasciarmi perdere,quand'è così.

Però ora come ora, vuoi mettere una persona che ti conosce,che ti prende in giro senza pietà,e che da un lustro è lì, nel bene e nel male, quando vuoi abbracciarla forte e quando vuoi prenderla a botte finchè non implora pietà? E soprattutto,che sa sparire nei momenti giusti.
Vuoi mettere chi si ricorda di te dopo secoli che non ci si sente,e in maniera facile come bere un bicchiere d'acqua passa sopra a tutto quel che è successo per fare in modo che ci si ritrovi esattamente come anni fa,con la stessa facilità?
O chi ti manda affanculo urlando,perchè non ha il tempo -Cazzo!- di parlare con te...e dopo un'oretta chiama,con la vocina incazzosa,e chiede scusa,perchè non è colpa di nessuno se ha i cazzi suoi per la testa.
Chi sa tutto di te,e non lo dirà a nessuno. Perchè questa è lealtà,ed è l'unica cosa che conta,alla fine,al di sopra di tutto.
Quello che ti porta a mangiare una pizza sotto il Duomo e a scambiarsi confidenze inconfessabili.
Chi si è alzato per difenderti,quando quindici persone ti davano contro,e porta ancora le stigmate di quel sacrificio.
Chi nonostante gli anni, la distanza logistica, gli incontri sempre troppo radi,ti porta in vacanza in croazia e ha ancora il coraggio di svegliarti con le coccole e gli yogurt più buoni del mondo, nonostante gli sbattimenti, le sensazioni sceme, nonostante la sottoscritta -insensibile- si sia girata dall'altra parte e si sia rimessa a dormire alla notizia che un piccolo batuffolino di pelo felino si fosse messo a miagolare davanti alla nostra porta. [sì,sì,sei proprio tu^^]
Chi non mette i cartelloni pubblicitari e non srotola il tappeto rosso quando arrivi,ma si fa sempre in là per farti posto,senza mai farti sentire un'esclusa.
E chi magari conosci davvero poco,però sai che se solo ci si vedesse un po' di più di una volta ogni secolo, potrebbe salire dal grado di "conoscente universitario" a "persona davvero amica".
Chi mi ha follemente amato quando aveva quindici anni e non ha mai,mai,mai smesso di volermi bene,nonostante per fortuna abbia imparato a non volermene in quel modo.
Chi non mi ha mai follemente amato,e proprio per questo può condividere con me un rapporto diverso,e non meno divertente.

Ci vuole pazienza,delle volte.
Ci vuole testardaggine, e ci vogliono anche un po' di dissapori, non troppo grossi.
Bisogna tollerarsi, ed è proprio vero che l'amico è colui che sa tutto di te,e nonostante questo ti vuole bene comunque.


Non credo più che il mondo mi ami, o che la mia squadra di amici,come una punta macedone, mi possa difendere dal resto del mondo e della mia vita.
Ma so che ci sono dei rapporti,oggi,che sono forti e bellissimi e che si sono mantenuti tali proprio perchè si ha avuto la capacità di allentare la presa e di stringerla nei momenti giusti.
Senza mai staccare il pensiero dal bene dell'altro.

1 commento:

quel che sapeva frà ha detto...

Mi piace quello che hai scritto. E forse mi piace perchè lo condivido, perchè alla fine anch'io ho passato diverso tempo a cercare di smettere di affezionarmi alla gente. E poi ho scoperto che in fondo, non ne posso fare a meno...