24.9.05

Quisquilie

La gola infiammata diventa un vero e proprio tormento,mentre la sedo a furia di nebulizzazioni mi ritrovo a guardare Marzullo conversare con Carlo Verdone, e non cambio canale solo per il mio amore incondizionato per quest'ultimo.
La testa fa un po' male,però oggi è stato raggiunto qualcosa,e non riesco ancora a decidere se è stato uno sforzo enorme di mesi,impastato con un po' di coraggio e un po' di fortuna,o soltanto una questione di routine, quei dieci minuti che coronano placidamente placidi giorni alla scrivania.

Mentana parla di cocaina e di cantanti e modelle.
Mi trovo perplessa più per quello che penso io che per le mezze banalità che ascolto: forse sono una moralista,e non l'ho mai saputo.
Fino a un certo punto,comunque, visto che sondaggi nazionali mi danno ai primi posti nella classifica dei miei amici in campi non esattamente lusinghieri. O forse sì.
Resto moralista e mi permetto solo una smorfia davanti a tutto questo: castelli di parole costruiti sul niente,validi per una conversazione via telefono scaccia-pensieri.

E' tardi, non tardi come altre volte ma sempre tardi rispetto agli ultimi giorni.
La baldoria interiore sta svanendo, è svanita quasi subito, rimane il programma degli sforzi futuri e la guerriglia interna delle mie tonsille,che amo da morire, forse anche per il loro carattere rivoluzionario,e che non voglio togliere. Nè ora nè mai.
Anche se si fanno sentire,eccome,in questa sera che segue il suo percorso evitanto le buche più dure, giusto per parafrasare Battisti.

Vado a nanna.
Probabilmente domani guarderò in maniera strana queste righe, ma fondamentalmente non è importante..

1 commento:

rainbowsparks ha detto...
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