18.2.07

Please don't let me be misunderstood

Signori e signore,
avevo immaginato grandi cose.
Sentimenti da melodramma. Lui splendido in giacca e camicia a fare il Tony Manero della situazione.
Lui splendido pronto a usarmi come una delle tante.
Lui con occhiali e quotidiano,come al solito, al tavolo snobbando la musica,a parlarmi di politica e utopie.

Ma per favore.
Il locale era pazzesco.
L'incontro,per le 23.30, era in questo buchetto vicino casa, nel quale mi appropinquo con fedele Emma al seguito.
Entro e penso "massì,sarà uno dei soliti centri sociali che frequenta lui..."
Invece 12 euro.
Così,sull'unghia,e tante e grazie.
Dentro,o meglio, sotto, nello scantinato adibito a dance floor,capanelli di over 45 che parlavano tra di loro,strobo, un dj sicuramente sopra gli -anta,pelato con piccola barbetta canuta, già pronto a farci sentire il meglio degli anni '70.
Va bene,penso,lavoriamo un po',studiamo, andiamo e balliamo le cose più trash che esistono, intanto lui arriverà,si fa attendere,si fa attendere perchè è un tenebroso maledetto (o forse perchè è stanco) ma comunque va bene, fa sempre scena.
Infine,dopo essere ovviamente state broccolate dal cameriere pazzo e sospetto,arriva.
In maglioncino e camicetta.
Pantaloni (e gambe!) derubate nientepopodimeno che al ladro più famoso del mondo.
Va beh, sempre bene,non c'è problema.
Il problema inizia quando dal ragazzo che conoscevo si trasforma in un ballerino inguardabile, tentando perfino di sembrare interessante.
Si è portato dietro un amico che è DAVVERO Tony Manero,ma io (e la mia fida amica) ormai siamo in un altro mondo,troppo impegnate a cercare di decifrare il tunz-tunz, a sorridere davanti a I will survive e a pochi momenti nei quali mettevano i Queen.
Nel frattempo il dj cantava sopra la musica,sopra Diana Ross,sopra qualsiasi cosa,in un tripudio di Trash quasi dionisiaco,qualcosa che davvero meriterebbe l'attenzione di Dave e della comunità del daveblog.
Scappiamo in bagno a parlarne,ci guardiamo, ce la ridiamo,e torniamo giù.
Lui è gentile,è tenero,impacciatissimo,e improvvisamente mi ricordo che ha un po' di anni meno di me.
Improvvisamente mi fa tenerezza.
Tanta,no sangue,tenerezza,con quelle gambine e quel modo di muoversi,in quel posto che gli piace così tanto,che si vede che è un po' casa sua.
Dopo un momento romantico (Ti amo di Umberto Tozzi) e un momento simpatico (sigle di Dolce Remi, Goldrake, Mazinga e Candy Candy) sento che è arrivato il momento della fuga,nonostante finalmente inizino a sentirsi musiche umane,come la colonna sonora dei Blues Brothers.
Lo accompagnamo a bere e sfogliamo riviste (vere) come "Birra Oggi!" e intorno alle due buonanotte ai suonatori.

Lo Stereotipo era tutto tranne che Stereotipo,anzi.
Sono un po' disorientata,un po' sghignazzante,un po' perplessa, di sicuro non follemente innamorata.
Ma con tutte le cose che potevamo fare,proprio Gloria Gaynor?
(sotto un momento di danza della serata,nonchè una delle mie citazioni favorite)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

questo vuol dire che lo stereotipo non esiste in natura, ma solo nella nostra immaginazione.
la prossima volta ti rifaccio l'imitazione!

Miss Dickinson ha detto...

Però, dai, se il suo stile è quello di Carlton del video, come cavolo hai fatto a resistere??

- ha detto...

grazie, mi hai fatto riscoprire un Will Smith piacevole.
Non che lo segua molto, ma ora come ora non mi piace troppo.